Con questo procedimento, le Parti perseguono lo scopo di trovare un accordo per risolvere in via amichevole la controversia tra loro insorta, tramite l’assistenza di avvocati che hanno l’obbligo di cooperare tra loro con buona fede e lealtà. Il procedimento non può avere durata superiore a tre mesi, prorogabile per ulteriori 30 giorni solo su richiesta delle Parti. È obbligatorio svolgere un tentativo di negoziazione assistita prima di poter adire il Tribunale se si tratti di controversie in materia di:

• Risarcimento del danno da circolazione di veicoli e natanti
• Richieste di pagamento a qualsiasi titolo di somme, purché non eccedenti 50.000 euro e non riguardanti controversie assoggettate alla disciplina della c.d. “mediazione obbligatoria”

La Mediazione è uno strumento di risoluzione delle controversie in cui le Parti si rivolgono ad un soggetto terzo, il Mediatore, che facilita il raggiungimento di un accordo. I Mediatori sono professionisti che hanno una formazione specifica, sono iscritti in albi tenuti dal Ministero della Giustizia e svolgono la loro attività all’interno di Organismi a ciò espressamente autorizzati dal Ministero, in presenza dei requisiti dettati dalla legge. Anche la Mediazione può avere una durata massima di tre mesi ed è obbligatoria in questi casi:

• Condominio
• Diritti reali
• Divisione
• Successione ereditaria
• Patti di famiglia
• Comodato
• Affitto di azienda
• Risarcimento del danno da responsabilità medica, da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità
• Contratti assicurativi, bancari e finanziari

In alcune circostanze, può essere lo stesso Giudice a richiedere che il procedimento giudiziale venga sospeso perché le Parti esperiscano un tentativo di mediazione.

Con l’Arbitrato le Parti decidono di sottrarre al Giudice Ordinario la decisione di una determinata controversia per affidarla ad uno o più Arbitri, incaricati dalle Parti di decidere la controversia. In questo caso, quindi, non saranno più le Parti a stabilire il contenuto del loro accordo, ma il Collegio Arbitrale (o l’Arbitro Unico) che ha il potere di pronunciare un Lodo con valore di sentenza.