Come comportarsi per l’esercizio del diritto di visita per genitori separati e divorziati?
In questo momento di misure restrittive per motivi di salute e sicurezza (come previste dal D.P.C.M. 9/3/2020, ed all’ancor più restrittivo D.P.C.M. 11/3/2020, dal D.P.C.M. 21/3/2020, e, da ultimo, dal D.P.C.M. del 22/3/2020) come si orienta l’esercizio del diritto di visita per genitori separati e divorziati?
Si sono espressi con provvedimenti in materia il Tribunale di Milano e il Tribunale di Bari.
Il giudice di Milano ha stabilito che sia in caso di divorzio che di separazioni, il diritto di visita prevale sul decreto di urgenza.
Il tribunale di Bari ha ritenuto legittimo sospendere le visite tra padre e figlio residenti in due comuni diversi in ragione dell’emergenza coronavirus, affermando che si può sopperire alle limitazioni con le videochiamate, ritenendo che il diritto di visita “è recessivo rispetto alle limitazioni alla circolazione delle persone, legalmente stabilite per ragioni sanitarie”.
Nel bilanciamento tra il diritto- dovere dei genitori e dei figli di incontrarsi e il diritto alla salute è necessario effettuare un contemperamento che consenta di esercitare il diritto di visita con particolare attenzione al diritto alla salute dei minori.
Il decreto consente, perciò, di spostarsi in un comune diverso per far visita ai figli o prenderli con sé ma tale possibilità non prescinde da quanto gli esperti suggeriscono. Infatti per i bambini fino ai 5 anni lo spostamento è sconsigliato nel maggior interesse della salute dei minori così come si sconsiglia lo spostamento superiore ai 30 km.
Inoltre, nella casa del genitore non collocatario che vive con altre persone, deve essere garantita una stanza per il figlio al fine di evitare contatti con le altre persone residenti, per diminuire il rischio di contagio poiché arrivano da un’altra abitazione.
Se il genitore non collocatario ha avuto contatti con persone contagiate o presenta sintomi o malessere il diritto di visita deve essere sospeso e osservata la quarantena. In questo caso è legittimo sospendere le visite. Lo stesso vale anche per il genitore affidatario/ collocatario che in caso di contatti con persone contagiate o qualora presenti malessere deve valutare con il medico la permanenza nella stessa casa per il figlio.
Nei casi di impossibilità di espletare il diritto di visita per motivi di salute dei minori, al fine di garantirne comunque l’esercizio, esso potrà effettuarsi con l’aiuto della tecnologia attraverso lo strumento della videochiamata, o di Skype.
Avv. Elena Donati